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Madariaga, Salvador de.

Scrittore e diplomatico spagnolo. Laureatosi in Ingegneria a Parigi, vi lavorò per qualche tempo e si trasferì poi a Londra, in qualità di giornalista, dopo lo scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1921 ricoprì la carica di funzionario della sezione stampa della Società delle Nazioni a Ginevra. Dal 1928 docente di Letteratura spagnola all'università di Oxford, fu ambasciatore a Washington nel 1931, delegato permanente alla Società delle Nazioni e ambasciatore a Parigi dal 1932 al 1934. Membro del gabinetto Lerroux-Garcia, allo scoppio della guerra civile tentò invano un accordo tra le parti in lotta e infine ritornò in Inghilterra, ove si stabilì definitivamente. Oppositore del regime franchista, fu dal 1947 al 1963 presidente dell'Internazionale liberale. Tra le sue opere più significative figurano: Shelley e Calderón, e altri saggi sulla poesia inglese e spagnola (1920), Inglesi, Francesi e Spagnoli (1930), Anarchia o gerarchia (1937), Cristoforo Colombo (1939), Storia dell'Impero spagnolo d'America (1955), L'America latina fra l'orso e l'aquila (1963), Viva la Muerte (1965) (La Coruña 1886 - Locarno 1978).